Il problema ortoepico delle vocali
Una delle principali problematiche della dizione italiana è quella legata alla pronuncia delle vocali. A causa delle influenze dialettali in ogni regione le parole della lingua italiana si pronunciano in modo leggermente diverso e si tende a confondere il suono delle E aperte e chiuse, oppure quello delle O aperte e chiuse.
Le lettere con cui indichiamo le vocali dell’alfabeto italiano sono cinque (a, e, i, o, u),ma i suoni sono appunto sette (a, è, é, i, ò, ó, u), in quando le due vocali E e O possono avere sia una pronuncia aperta che chiusa. Per distinguere graficamente questi suoni si usa l’accento fonico, che può essere grave /‘/ (per indicare le vocali aperte), o acuto /´/, (per indicare le vocali chiuse).
Esempi:
Accento grave: melènso, aziènda, elènco
Accento acuto: spésso, affrésco, félce
Le vocali italiane sono in realtà sette, ma l’ortografia le riduce a cinque.
La E e la O (aperte e chiuse) fanno parte del triangolo vocalico sotto riportato e risultano posizionate sulla base dei punti di articolazione.
i u é ó è ò a
La rappresentazione grafica delle vocali non è infatti casuale: i due lati rappresentano le due estremità della lingua che, cambiando posizione, ci permette di articolarle.
Nell’atto di pronunciarle, la lingua si troverà di volta in volta in una posizione diversa; pronunciando la /a/, ad esempio, dovrai abbassarla e aprire completamente la bocca (non per niente tale vocale è collocata in basso); per emettere tutte le altre, invece, la posizione cambierà: nel passaggio da /a/ a /i/ o /u/ la lingua si alzerà pian piano, ed è per questo motivo che entrambe le vocali sono posizionate in alto.
La E e la O aperte sono invece definite medio-basse, la lingua sarà quasi del tutto abbassata e la pronuncia sarà caratterizzata dall’apertura media della mandibola. La E e la O chiuse sono, invece, definite medio-alte, caratterizzate da un’apertura piccola della mandibola e dalla posizione medio-alta della lingua.
E’ importante sapere quando una determinata vocale va pronunciata aperta o chiusa in quanto, spesso, l’apertura o chiusura della vocale distingue due termini, determinandone il significato.
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