Disfonia, come tenere al sicuro la propria voce
DTutti noi, almeno una volta, siamo tornati a casa dopo un concerto, una partita di calcio o una serata karaoke cercando di emettere dei suoni, ma senza successo.
E così quelle parole, che quotidianamente utilizziamo per comunicare con gli altri esseri viventi, diventano solo un silenzioso movimento di labbra. Un po’ come Ariel, la bella Sirenetta, protagonista di uno dei più amati classici Disney, a cui viene strappato il dono della parola. Poi, che in quel caso sia stata colpa di una strega malvagia poco importa, il risultato è lo stesso: la disfonia.
La disfonia ( alias “se n’è andata la voce”) è una patologia che coinvolge la laringe, le corde vocali, la lingua e/o la bocca, provocando un’alterazione della voce.
Mi è andata via la voce: come fare?
Ovviamente le cause sono molte, alcune riguardano l’età, altre infiammazioni alle vie aeree o alterazioni anatomiche.
La regola numero uno è primum non nocere. Il caro vecchio Ippocrate, secoli fa, ci ha insegnato che il primo metodo per non far succedere un avvenimento spiacevole è prevenirlo.
Iniziamo con le raccomandazioni di base, quelle che ricorda la mamma quando stiamo per uscire: non fumare, non assumere alcolici, idratarsi, non bere dai bicchieri degli altri.
Come prevenire e curare l’abbassamento di voce
Ma l’abbassamento della voce può dipendere anche dallo stress, da fattori allergizzanti, da una forte umidità nell’aria, da un eventuale reflusso gastroesofageo, dall’obesità, da uno sforzo eccessivo della voce per periodi prolungati o da una continua ventilazione a bocca aperta, soprattutto nello sport. Eliminare queste cause di disfonia è già un buon inizio per non essere costretti ad esprimersi a gesti.
Può, però, succedere che tutto ciò non basti. E allora capiterà di trovarsi con una voce debole, alterata, instabile o addirittura del tutto assente. Ecco i rimedi, naturali e non, per risolvere la situazione.
In campo naturale, ci sono svariate piante, tra cui la valeriana, che favoriscono il rilassamento e curano la disfonia da stress, insieme anche ad alcuni minerali (in particolare manganese-cobalto). Si aggiungono, ovviamente, anche gli aromi, capitanati da camomilla, lavanda e melissa.
Se la causa della tua disfonia sono le urla che hai tirato fuori neanche fossi la moglie di Tarzan, allora una bella tazza di latte caldo con il miele allevia tutti i mali.
Per le terapie medicinali occorre sempre chiedere consiglio al proprio medico di fiducia, che potrà prescrivere degli antinfiammatori, antistaminici, antibiotici o altri medicinali in base alla situazione prospettata.
L’alimentazione corretta per la voce
Nel caso di una disfonia generata da un reflusso gastroesofageo, poi, ci sono anche delle raccomandazioni alimentari da seguire. Alla base di tutto ci sono le regole per una sana alimentazione, che consigliano pasti ridotti, con un frazionamento delle calorie, condimenti moderati, tecniche di cottura “magre” (bollitura, a vapore, lessatura, alla griglia, al forno), l’assunzione di alimenti freschi e, soprattutto, è consigliato mangiare lontano dal riposo.
Tra i divieti vale per tutti l’eliminazione degli alcolici, mentre in caso di reflusso non bisogna esagerare a cena (colazione da re, pranzo da principe e cena da povero), si devono evitare alimenti grassi (soprattutto di origine animale), cibi proteici crudi o stracotti, le fritture, ma anche porzioni eccessive di frutta e verdura. Ovviamente non c’è bisogno neanche di nominare snack, bevande gassate e cibo spazzatura.
Seguendo queste indicazioni si riduce fortemente la possibilità di rimanere afoni. Pensa a chi lavora con la voce, i cantanti, gli speaker, i presentatori e anche l’arrotino che urla per le strade. Non sarebbe meglio prendersene cura?
Per migliorare la tua voce, trovare tecniche di rilassamento o semplicemente imparare la respirazione diaframmatica, approfondisci le tue competenze personali tramite il corso di dizione di Dizione.it: il sito dedicato alla Dizione italiana.
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