Ansia da interrogazione: tecniche e metodi per superarla

Per uno  studente, la pressione durante un’interrogazione potrebbe generare “ansia da prestazione”. La Dizione e le giuste tecniche di respirazione aiutano a risolvere questo problema.

La dizione, la fonetica e semplicemente il public speaking comprendono argomenti intrinsechi e utili, quali l’apprendimento dei corretti accenti sulle vocali (vedi la “e” e la “o”), la giusta pronuncia di alcune consonanti (vedi la “s” e la “z”), il ritmo e l’interpretazione.

Una volta imparato a padroneggiare questi aspetti potrai notare alcune differenze. Sapere come pronunciare le parole, su quali soffermarsi per dare importanza e con il giusto ritmo può persuadere maggiormente la persona a cui ti rivolgi e dare maggiore sicurezza al tuo discorso.

Avere gli occhi puntati di tutti i compagni di classe e del professore, durante l’interrogazione, è un fattore che spesso causa ansia e stress. Lo studio e la padronanza della dizione combattono l’agitazione per l’evento. Respirare correttamente, scandire le parole, trovare il giusto ritmo sono fattori che possono mettere a proprio agio. Con il tempo tutto questo diventerà semplice abitudine.

Prova a metterti per un attimo dalla parte di chi ascolta: è sicuramente piacevole vedere qualcuno che parla facendo trasparire una sicurezza su quello che dice e come lo dice, con un’intonazione interessante e che si sofferma su parole chiave.

Inizia subito ad acquisire abilità per migliorare il vostro modo di esporre i contenuti di un’interrogazione. Il corso fornirà anche le giuste competenze per vincere questa “timidezza vocale”.

Occorre ricordare innanzitutto che abbiamo praticamente tutti paura di parlare in pubblico, quindi è perfettamente normale essere un po’ agitati all’idea di dover parlare davanti a tante persone o anche davanti ad una sola persona ma che rappresenta un ruolo importante per quello che fai (in questo caso, il tuo professore). Ladrenalina però può essere sfruttata per tirare fuori il meglio di noi stessi. Quindi, la paura è solo da tenere sotto controllo.

E’ altamente sconsigliato fare come quegli studenti che “imparano la lezione a memoria”, perché se si è particolarmente emotivi è probabile che si finisca col dimenticarsi tutto una volta davanti alla lavagna, e questo non farà altro che agitare ulteriormente, fino ad arrivare al disastro tanto temuto e un voto deludente sul registro. Un trucco per tenere la mente concentrata, è invece prepararsi una mappa concettuale. Tenere a mente i concetti chiave del proprio discorso, ma non imparare a memoria.

Di fronte alla classe poi, è importante dimostrarsi entusiasti e sinceri. Si è molto più invogliati ad ascoltare un discorso sentito e convincente, rispetto ad uno freddo e titubante. E ricordati anche di seguire un filo logico. Puoi anche toccare varie tematiche, ma deve esserci sempre un filo conduttore che il pubblico può seguire. Sia per te, ma anche per il professore e i tuoi compagni, può essere d’aiuto dividere il discorso in più punti. Punto 1, punto 2… oppure in primo luogo, in secondo luogo…

Inoltre è importante catturare l’attenzione della classe, ma lo è di più ancora non perderla, mantenerla. A questo proposito, alle parole è consigliato anche associare delle immagini. Video, foto, schemi e grafici: i supporti visivi aiutano a rendere i discorsi più chiari, e a mantenere l’attenzione di chi vi sta attorno.

Articolo a cura di Francesco Pinardi

Per migliorare la tua voce, trovare tecniche di rilassamento o semplicemente imparare la respirazione diaframmatica, approfondisci le tue competenze personali tramite il corso di dizione di Dizione.it: il sito dedicato alla Dizione italiana.

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rita
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