Accento: l’uso corretto e gli errori più comuni
Accento e apostrofo non si equivalgono: se scrivi e’ al posto di è, stai commettendo un errore. Forse a causa dei social network, delle abbreviazioni usate negli SMS e della fretta con cui ormai viviamo le nostre giornate, spesso e volentieri scriviamo e parliamo in maniera scorretta.
Cos’è l’accento?
In italiano l’accento consiste nell’aumento dell’intensità nella pronuncia di una determinata sillaba (sillaba tonica) rispetto alle altre. La suddetta sillaba acquisisce in tal modo maggior rilievo in relazione alle altre della stessa parola.
Ma quando si usa l’accento?
- Quando cade sull’ultima sillaba, come nelle parole: lunedì, lassù, caffè, perché, cosicché, università, ecc.
- Nelle parole monosillabe come dà (terza persona indicativo del verbo dare), dì (il giorno), sé (pronome), sì (affermazione), là (avverbio di luogo)
- Quando parole come “blu”, “re” e “tre” fanno parte di una parola composta: gialloblù, viceré, trentatré, ventitré, ecc.
- Nei monosillabi che terminano con un dittongo, come nel caso di: ciò, giù, già, può, ecc.
- Nelle terze persone singolari del passato remoto di verbi come “battere”, “potere”, “ripetere”: batté, poté, ripeté
- Nelle parole polisillabe, per evitare ambiguità di significato. Per esempio: loro càpitano e il capitàno
Attenzione: Non si mettono mai gli accenti su: so, sa (1° e 2° pers. sing. del verbo sapere), fa (né se si tratta della nota musicale, né della 3° pers. sing. del verbo fare), su (preposizione), do, da (né se si tratta della nota musicale, né della 1° e 2° pers. sing. del verbo dare).
Per migliorare la tua voce, trovare tecniche di rilassamento o semplicemente imparare la respirazione diaframmatica, approfondisci le tue competenze personali tramite il corso di dizione di Dizione.it: il sito dedicato alla Dizione italiana.
Leggi anche “Il problema ortoepico delle vocali”
Leggi anche: “Come migliorare l’accento”
Scarica le prime 3 lezioni del Video Corso di Dizióne.it
[yikes-mailchimp form=”3″]