Dizione e i Film: che rapporto hanno?

Quando si parla di comunicazione capita spesso che discipline apparentemente lontane diventino intrinseche: è il caso della dizione e dei film al cinema.

Un bravo attore in primis deve saper recitare e interpretare il personaggio trasmettendo emozioni e raccontandone il carattere. Oltre che con il corpo l’attore può esprimere la personalità del soggetto tramite la parola: infatti a seconda della provenienza, della cultura e del ceto sociale si possono avere numerose sfaccettature di questo splendido mezzo.

Capita spesso che l’attore stesso dia la voce al personaggio che interpreta, rendendo il tutto più naturale e unito. Conoscere quindi la giusta pronuncia può aiutare molto nella riuscita finale della pellicola. Oltretutto ci si potrebbe trovare in una situazione in cui l’interprete debba imparare…un dialetto! Infatti anche i linguaggi circoscritti a una zona hanno una propria pronuncia composta di accenti, parole tipiche, intenzioni e cantilene tipiche.

Nel caso di film provenienti dall’estero la dizione entra in scena nel momento del doppiaggio. La voce del personaggio viene sovra incisa in modo tale che il film possa essere visto in vari stati. A occuparsi di questo sono spesso doppiatori, speaker o attori che hanno particolari doti di interpretazione e dizione. A tal proposito, qualche mese fa abbiamo intervistato Monica Ward, Giuseppe Ippoliti e Roberto Pedicini, coi quali abbiamo parlato di dizione e doppiaggio.

Lo studio quindi della dizione può diventare molto vasto, complicato e approfondito se consideriamo oltre alla nostra lingua madre i dialetti e le lingue straniere. Una buona dizione può dunque aprire numerose opportunità lavorative, tra cui il cinema e il doppiaggio.

Per migliorare la tua voce, trovare tecniche di rilassamento o semplicemente imparare la respirazione diaframmatica, approfondisci le tue competenze personali tramite il sito Dizione.it: il sito dedicato alla Dizione italiana.

Articolo a cura di Stefano Tumiati