Verbale, paraverbale e non verbale: i tre tipi di comunicazione
La comunicazione si struttura grazie alla presenza di tre elementi: emittente, messaggio e ricevente. Un emittente invia il proprio messaggio a un ricevente, formulandolo con un codice comunicativo preciso e trasmettendolo attraverso uno specifico canale. L’efficacia, ovviamente, dipende dal grado di chiarezza del contenuto comunicato e dalla soglia di attenzione di chi ascolta. Possiamo parlare di tre tipi di comunicazione differenti: verbale, paraverbale e non verbale.
Comunicazione verbale
Rappresenta il contenuto del nostro messaggio: ciò che diciamo a parole, come frutto dell’elaborazione di un nostro pensiero. Più questo sarà semplice, diretto e concreto, più sarà efficace.
Comunicazione paraverbale
Rappresenta la forma con la quale esprimiamo il nostro messaggio in termini di intonazione, ritmo, volume e colore del parlato. È tutto ciò che sta “vicino alle parole”, come diciamo le cose. Un uso consapevole del nostro mezzo vocale e dei suoi elementi espressivi impreziosirà il nostro discorso e permetterà di mantenere alti l’interesse e l’attenzione del pubblico.
Comunicazione non verbale
Rappresenta tutto ciò che esula dal contenuto verbale: l’espressività facciale, il contatto visivo, la prossemica, ma anche, ad esempio, il modo di vestire o di muoversi. Pensiamo ai ballerini: la loro è generalmente una comunicazione non verbale, che però arriva dritta a chi assiste a un’esibizione.
Avere un buon controllo del nostro corpo, della nostra presenza e cercare di dare una forma fisica ai nostri contenuti, aumenterà di gran lunga il nostro livello di comunicazione.
Qualunque sia la forma di comunicazione scelta fra i tre tipi elencati, sarà tanto più efficace quanto più si avrà cura di trasmettere il proprio messaggio in maniera semplice (mai semplicistica) e diretta.
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