La fonetica: cosa studia e perché è importante

Indice dell’articolo:

La fonetica è quella branca della linguistica che si occupa dello studio dei foni, ovvero i suoni prodotti e percepiti dagli esseri umani durante un processo di comunicazione audio verbale.

Si divide in articolatoria, acusticauditiva e sintattica. Vediamole insieme. 

Fonetica articolatoria

Descrive l’anatomia degli organi che costituiscono l’apparato fono articolatorio, la fisiologia del processo di fonazione e infine la classificazione dei foni e la loro trascrizione.

Fonetica acustica

Descrive le caratteristiche fisiche del suono e la propagazione di questo in un mezzo che, in questo caso, è l’aria.

Fonetica uditiva

Descrive l’anatomia e la fisiologia dell’apparato uditivo e l’insieme dei processi che sono necessari per la decodifica e la categorizzazione dei foni percepiti.

Fonetica sintattica

Descrive tutti quei fenomeni fonetico-fonologici che si verificano, in situazioni specifiche, nei segmenti iniziali o finali di parole co-articolate tra loro. In presenza di una pausa che interrompe la continuità del parlato, non ci sarà alcun fenomeno di fonosintassi. 

Applicazioni della fonetica

Una delle applicazioni più pure di questa scienza è rappresentata dalla ricerca linguistica, volta a tracciare le caratteristiche di una lingua standard e le sue varietà regionali.

Un’altra applicazione è quella legata alla formazione di professionisti che vogliono perfezionare la propria pronuncia, contestualmente allo studio della dizione.

Ce ne sono altre, altrettanto specialistiche e curiose, che vanno dalla rieducazione di pazienti affetti da disturbi del linguaggio, al riconoscimento di singoli parlanti in intercettazioni e registrazioni a scopo giudiziario.

Infine, una delle più innovative è senz’altro quella legata allo sviluppo di tecnologie per sintesi di voci artificiali e riconoscimento vocale.  Potete vedere quanto possano essere nobili gli intenti di questo tipo di applicazione guardando la presentazione della ricercatrice Rupal Patel.

Se ti è piaciuto questo articolo, potrebbe interessarti anche: Balbuzie ed eco: le pronunce che ingannano.

 

Utilizziamo cookie, anche di terze parti, per fini tecnici, statistici e di profilazione. Cliccando su “Accetto”, acconsenti all’uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie e su come gestirli, consulta la nostra Cookie Policy

Serve una mano?

Siamo qui per darti tutte le informazioni di cui hai bisogno. Scrivici su WhatsApp al 366 366 7166