Le parole che diventano femminili al plurale
Ci sono parole che al singolare appartengono al genere maschile, ma lo cambiano in femminile se utilizzate al plurale. Appartengono una categoria che compone quella macro dei “plurali irregolari”, in cui possiamo trovare anche le parole che dal singolare femminile passano al plurale maschile, oppure che rimangono uguali sia al singolare che al plurale.
In questo articolo ci occupiamo del passaggio da singolare maschile a plurale femminile e molte parole che usiamo quotidianamente hanno questa particolarità.
Separiamole per categorie.
Numeri, misure e quantità
Un centinaio volge al femminile e diventa due o più centinaia, così come un migliaio cambia in due o più migliaia al plurale e mille maschile volge in mila femminile.
Un miglio solo diviene due o più miglia.
Un paio diviene due o più paia.
Parti del corpo
Sono moltissime le parole in questa categoria che cambiano genere dal singolare al plurale. Vediamo insieme qualche esempio.
Il dito diventa le dita.
L’orecchio cambia in le orecchie, ma può essere utilizzato anche orecchi, in forma meno comune o all’interno di modi di dire, come “sono tutt’orecchi”.
Il ginocchio cambia al plurale e diventa le ginocchia, così come il calcagno diviene le calcagna.
Il braccio diventa le braccia, il ciglio e il sopracciglio cambiano in le ciglia e le sopracciglia.
Il labbro diventa le labbra.
Un osso diventa le ossa. Questo è un esempio di affermazione del genere femminile nel parlato comune durante il corso del tempo, infatti tempo fa veniva usato anche gli ossi. Anche la letteratura voleva l’utilizzo del plurale maschile, testimone l’opera di Eugenio Montale Ossi di seppia.
Altre parole
Il riso, inteso come la risata, diventa le risa
Un uovo, al plurale è le uova.
Il lenzuolo al plurale diventa le lenzuola.
Il carcere ha come forma plurale le carceri.
Se ti è piaciuto questo articolo potrebbe interessarti anche La fonetica: cosa studia e perché è importante.