Freddie Mercury: una voce tutta da studiare
Un artista che non ha bisogno di presentazioni e che il 24 novembre di trent’ anni fa si spegneva: Freddie Mercury, front man dei Queen e inarrivabile re del palcoscenico, attraverso i dischi ci ha lasciato in eredità il suo talento che la scienza ha deciso di studiare attraverso una analisi approfondita della sua voce.
Chiunque può riconoscere la grandezza di questo artista, dal talento inconfondibile, ma un gruppo di ricercatori europei ha deciso di andare più a fondo. Così ha iniziato a studiare la voce di Freddie Mercury, per analizzarne gli aspetti e scoprirne le rare particolarità.
Lo studio è stato eseguito su Daniel Zangger-Borch, un cantante in grado di riprodurre la voce di Freddie Mercury in maniera estremamente fedele. Inoltre da questa analisi è nato un articolo intitolato “Freddie Mercury—acoustic analysis of speaking fundamental frequency, vibrato, and subharmonics” (qui si può accedere a un estratto) e sono emerse molte scoperte interessanti.
Freddie Mercury che da sempre era considerato un tenore (molti, sbagliando, dicono soprano, che però appartiene alla categoria femminile di voci), in realtà era molto probabilmente un baritono.
Tra le scoperte si aggiunge anche la capacità di Freddie Mercury di sfruttare le subarmoniche, frequenze aggiuntive che vanno a sommarsi alle classiche armoniche. La particolarità risiede nel fatto che questa tecnica non sia diffusa nella cultura occidentale ma appartenga a quella di popolazioni etniche. In più, anche la tecnica del vibrato del cantante era molto più veloce e irregolare rispetto alla media.
Non avevamo dubbi che fosse un artista d’eccezione, ma adesso abbiamo anche la scienza dalla nostra parte!
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