Suonare con la voce: ecco il beatboxing
Vi è mai capitato, ascoltando la musica, di sentire una serie di percussioni e scoprire che in realtà era suonata con la voce? Questo è il fenomeno del beatboxing: un’espressione artistica che vede una persona emettere beat e suonare solamente attraverso voce e bocca. Si intuisce già dal nome: beat-box: scatola del beat, raccoglitore di battute (intese come unità musicali).
Per capire meglio di cosa si tratta, alleghiamo qui un video di beatboxing:
Dunque il beatboxing consiste nel suonare veri e propri ritmi, grazie all’impiego particolare di voce e di movimenti di bocca, lingua e gola.
Di origini newyorkesi, il beatboxing è una disciplina a tutti gli effetti, diffusa e praticata globalmente. Sono state istituite anche delle competizioni in cui beatboxer da tutto il mondo gareggiano sfidandosi all’ultimo ritmo. Inizialmente, oltre che essere un genere a sé, si associava quasi esclusivamente alla musica rap o all’hip hop. Col tempo si è avvicinata a tutto il mondo della musica e viene utilizzata anche in sound e brani di altro genere.
Come prepararsi al beatboxing:
Nel beatboxing è fondamentale allenare i polmoni. Ci vuole moltissimo fiato per portare avanti un ritmo diversi minuti e bisogna padroneggiare il respiro. Il suono non viene fuori casualmente: dipende da come si gestisce il fiato e come questo si unisce al movimento della bocca. Il controllo genera il beat. Inoltre è fondamentale allenare l’articolazione, perché permette il cambio di “strumento” che si sta interpretando.
Si possono utilizzare uno o due microfoni, e per iniziare un buon modo è creare il beat di canzoni che già si conoscono. Una volta capita la tecnica, verrà spontaneo iniziare a creare beat originali!
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