Le sfumature della voce e la modulazione
A volte pensiamo di padroneggiare perfettamente la nostra comunicazione, ma in realtà può capitare di sottovalutare le sfumature della voce, quegli elementi che possono non risultare evidenti ma che fra le righe determinano l’efficacia della nostra espressività. Per questo è importante riconoscerne gli aspetti e migliorarle sempre.
Come modulare le sfumature della voce
Il nostro modo di comunicare non si basa solo su cosa vogliamo dire ma si determina anche e soprattutto attraverso dettagli, che spesso cambiano completamente le intenzioni di ciò che stiamo esprimendo.
Le sfumature della voce si intersecano fra le nostre parole e determinano l’intento che abbiamo: siamo arrabbiati, confusi, stanchi? O siamo felici, emozionati, commossi? Le parole da sole non lo possono evidenziare. Serve il controllo del modo in cui le esprimiamo. Per allenarci si potrebbe fare questo esercizio:
Francesco, stai esagerando.
Questa frase potrebbe voler significare un sacco di cose. Per questo potremmo provare a pronunciarla con diversi toni:
- divertito
- arrabbiato
- confidenziale
- imbarazzato
- dolce
- stanco
- sussurrato
- spaventato
Guardando questa lista, ci si rende conto che le parole possono essere interpretate in modi davvero differenti e quindi il significato cambierebbe, perché anche il contesto in cui si pronunciano non sarà sempre lo stesso. A questo punto per esercitarsi si può pronunciare la frase usando ogni volta un tono diverso e registrarsi, così quando ci si riascolta si capisce quanto si è incisivi con le proprie sfumature e, nel caso, modularle.
La respirazione è fondamentale
Le sfumature della voce si delineano grazie al nostro controllo vocale e di respirazione. Non sempre siamo emotivamente guidati nel parlare, a volte dobbiamo anche fingere di provare degli stati d’animo. Oppure lavoriamo con la voce e quindi dobbiamo sapere come modulare la voce tramite il respiro. Per questo il controllo della nostra respirazione è fondamentale e dobbiamo imparare a gestire ogni suo aspetto.
Per farlo, bisogna lavorare col diaframma: basterà iniziare mettendo una mano sulla pancia e una sul petto e iniziare a inspirare concentrando tutta l’aria nell’addome. Per comprendere se il movimento è giusto dovete sentire che la mano sulla pancia sale col gonfiore di questa, mentre quella sul petto è ferma. Durante l’espirazione, invece, la pancia si sgonfia e la mano sopra scende. Ripetere questo esercizio più volta aiuterà a farci prendere il controllo del nostro respiro sempre di più e anche le pause, le grida, i sussurri della nostra voce, saranno più chiari e controllati.
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