Dizione Corretta: le 10 parole che pronunciamo male

Spesso ci preoccupiamo di come scrivere le parole ma raramente pensiamo alla dizione corretta. Quante volte ci capita di discutere con persone sull’uso di alcune parole, per poi scoprire che magari ci sbagliavamo, e che per anni le abbiamo pronunciate male?

Come capire dove va l’accento?

Quando si scrive è raro che si debba esplicitare l’accento. Molto più difficile è capire dove va l’accento quando si parla.

Nell’italiano scritto, l’accento va espresso nei seguenti casi:

  • Parole tronche (con l’accento alla fine) che hanno più di una sillaba. Esempio: Matteo arrivò nella città di Corfù.
  • In queste parole formate da una sola sillaba: dà, dì, è, là, lì, né, sé, sì, tè, ciò, già, giù, più, può, scià.

In tutte le altre parole ad una sola sillaba l’accento non va scritto.

Dizione corretta: come si pronuncia tendine

Una delle parole che creano più confusione nell’italiano parlato è tendine.

Il dizionario ci spiega che la pronuncia corretta è tèn-di-ne, con l’accento sulla prima e.

La pronuncia ten-dì-ne, invece, è il diminutivo plurale del sostantivo tenda.

Dizione corretta: come si pronuncia rubrica

Ma si dice rùbrica o rubrìca? La dizione corretta è la seconda, quindi si dice rubrìca, derivante dal latino rubrìcam, con l’accento sulla i.

Quando parliamo di edilizia, invece, capita spesso di sentir associato il vocabolo edile: ma come si pronuncia? Edìle o èdile? La dizione appropriata è la prima, con l’accento sulla I, proveniente anche in questo caso dal latino aedìlem.

Un’altra situazione che capita spesso è quando vengono assegnati i Premi Nobel, riconoscimenti che prendono il nome dal chimico svedese Alfred Nobel. Vi è mai capitato di sentire in radio o in TV “Nobèl“? Ecco, la pronuncia corretta è proprio questa, non Nòbel.

La dizione corretta di Paesi e città

Ma torniamo in Italia, dove noi stessi sbagliamo la pronuncia di alcune zone: Friuli e Nuoro. Se avete sentito spesso Frìuli e Nuòro, siete sulla strada sbagliata perché la dizione giusta è Friùli e Nùoro, con l’accento sulla U per entrambe.

Sta arrivando l’estate e già sogniamo la vacanza dei nostri sogni: ai Caraibi, magari sdraiati su un’amaca. Fate attenzione a quando lo dite ai vostri amici però, perché potreste incappare in un doppio errore. La pronuncia per entrambe le parole deriva dallo spagnolo (Caribe e hamàka) e di conseguenza bisogna dire Caraìbi e amàca.

Se invece preferite le temperature più rigide, assicuratevi di organizzare un viaggio nei paesi scandinàvi, con l’accento sulla A (e non scandìnavi).

Si dice utènsili o utensìli?

Chiudiamo questa rassegna con le parole utensile e viola, che possono essere pronunciate in modo diverso in base al contesto. Utènsili (da utènsilem) è un aggettivo, mentre utensìli (da utensìlia) sono gli attrezzi che ad esempio usa l’idraulico.

Stesso discorso per viola, che con l’accento sulla o, viòla, è il colore, mentre se diciamo vìola ci riferiamo alla terza persona del verbo violare. Insomma, in questi casi non si sbaglia come mettere gli accenti, ma quando.

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rita
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