Come si crea la voce?

La voce umana è il risultato dell’interazione di un complesso sistema anatomo – funzionale che comprende strutture e organi deputati normalmente ad altre funzioni quali respirazione e digestione. Attraverso l’atto espiratorio dai polmoni viene espulso un flusso aereo che viene sonorizzato a livello della scatola laringea ed in particolare del piano glottico, sede delle corde vocali, ed arricchito armonicamente nel passaggio della corrente aerea tra le strutture sovraglottiche, anche dette vocal tract.

Tecnicamente la sorgente acustica della voce nell’uomo risiede dunque nelle pliche vocali collocate all’interno dell’organo della laringe, eppure non tutti sanno che il suono generato dalle corde vocali con la loro vibrazione al passaggio dell’aria espiratoria altro non è che, per dirla con Sataloff , un “suono ronzante” per nulla paragonabile al prodotto acustico finale per ricchezza armonica e intensità del segnale.

L’apparato vocale: un vero e proprio strumento musicale

Nel secolo XIX, illustri foniatri e insegnanti di canto, tra cui il famoso Manuel Garcìa , inventore dello specchietto laringeo, nell’esporre la fisiologia dell’apparato vocale, ne illustravano le parti funzionali servendosi dell’analogia con uno strumento a fiato ad ancia.

Essi individuavano tre sistemi principali:

  1. il soffietto o mantice polmonare, per mezzo del quale si crea la corrente d’aria, elemento motore e causa della vibrazione (da cui dipendono forza e durata del suono);
  2. l’ancia, ovvero le corde vocali, le vibrazioni delle cui mucose generano il suono e che determinano la frequenza del segnale sonoro;
  3. ed infine il corpo risuonatore o tubo sonoro, costituito dall’insieme delle cavità di risonanza e di consonanza, che rinforza il suono fondamentale per mezzo degli armonici, determinanti per la formazione del timbro o colore vocale. Da questa metafora del corpo come strumento musicale si deduce una prima considerazione: così come forma e grandezza della cassa armonica determinano il suono dello strumento, allo stesso modo l’anatomo-morfologia di ogni individuo influenza e determina la qualità della voce nei suoi aspetti timbrici.

Il meccanismo di produzione della voce umana

  • Al passaggio dell’aria in uscita durante l’espirazione, le corde vocali si accollano, ovvero si avvicinano, fino a congiungersi sulla linea mediana, bloccando così la fuoriuscita aerea.
  • Questo blocco provoca un aumento repentino ed istantaneo della pressione aerea sulla faccia inferiore delle corde vocali e fa sì che, al raggiungimento di una soglia critica, si determini lo scollamento, cioè l’apertura, delle parti in contatto delle due corde vocali, dette bordi liberi.
  • La fuoriuscita dell’aria provoca ciò che viene definito Effetto di Bernoulli, vale a dire un brusco calo della pressione al di sotto delle corde vocali ed un contemporaneo effetto di risucchio che porta il bordo libero delle corde vocali a richiudersi.
  • La chiusura del bordo delle corde vocali determina nuovamente un aumento della pressione sottoglottica dando il via a un nuovo ciclo come quello appena descritto. In questo processo l’aria viene compressa e rarefatta generando un suono di frequenza pari al numero di cicli di apertura e chiusura che si realizza in un secondo.
  • L’onda sonora così prodotta, che come abbiamo detto somiglia a un ronzio, deve attraversare il vocal tract, ovvero l’insieme di tutte le cavità anatomiche poste al di sopra del piano glottico, e che comprende: adito della laringe, faringe, cavità nasali e cavità orale. Nel passaggio tra i diversi risuonatori e grazie alla consonanza di strutture quali il petto e la scatola cranica il suono laringeo si arricchisce di armonici e viene trasformato con un complesso meccanismo articolatorio nei suoni della lingua.

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Articolo a cura di Francesca La Rosa (Logopedista)

Giulia Gullaci
Giulia Gullaci

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