Dizione: 5 parole italiane non traducibili in inglese

L’italiano continua a rivelarsi una lingua “attiva”.

Tra le opinioni degli stranieri, la nostra rientra nella categoria di lingue vive, tanto che viene considerata come una delle lingue più belle e musicali che ci siano, come spesso per noi italiani lo è con lo spagnolo.

L’italiano non è una lingua difficie da imparare, anche perchè non rientriamo neanche tra le prime 10 in tutto il mondo giustamente occupate dal Cinese Mandarino, Polacco, Arab,o Ungherese, Giapponese, Finlandese, Russo, Albanese, Islandese e Tedesco.

Un sito americano, Buzzfeed ha stilato una serie di parole che “affascinano” chi parla un’altra lingua, tra queste ve ne sono 5 italiane che non sono traducibili alla lettera, o sempre con una sola parola, in inglese:

Mozzafiato

Se indaghiamo in realtà troviamo una sorta di traduzione all’inglese, ovvero “breathtaking”. Letteralmente significa “prende il respiro”. Perdere il respiro nella nostra lingua risuona più come una cosa negativa. Detta così, senza aver raccontato prima un riassunto del contesto in cui ci si trovava, ci sembra quasi un problema cardiaco. Mozzafiato rimane un aggettivo positivo, un’emozione straordinaria che in quell’instante ci ha quasi tolto il respiro da quanto era stravolgente.

Rocambolesco

Rocambolesco viene da degno di Rocambole, personaggio dei romanzi d’appendice di P.-A. Ponson du Terrail (1829-1871). Personaggio al centro di situazioni alquanto avventurose contrassegnate da continui colpi di scena. Se noi abbiamo questa possibilità di esprimere con una sola parola qualcosa di avventuroso, romanzesco, incredibile e strabiliante, c’è chi lo deve fare con una frase intera.

Pantofolaio

Senza indagare quale sia il popolo più pigro che ci sia nel mondo, di certo noi italiani sappiamo identificarlo con una sola parola: il pantofolaio. Colui che incarna la vera pigrizia e la voglia di relax. Se per noi è un modo per indicare la voglia di rimanere in casa senza uscire con la scusa di indossare pantofole, per gli inglesi è “couch-potato”, anch’essa non traducibile con una sola parola.

Gattara

La gattara o più raramente il gattaro è una persona che dedica parte del proprio tempo all’assistenza dei gatti randagi, ospiti dei gattili o territoriali delle colonie feline. In inglese il corrispettivo sarebbe “cat lady”, associazione decisamente più nobile rispetto all’immaginazione che riserviamo noi per colui o colei che si prende cura, giustamente, anche di gatti randagi.

Magari

“Magari potessi andare al mare domenica”, e ora come glielo spieghiamo ai nostri colleghi inglesi di questo nostro irrefrenabile desiderio? Per noi è un modo di esprime una voglia nel far qualcosa tanto bella quasi irrealizzabile. Non trovate che “If only it were true” o “Yeah, right” sia molto meno di impatto rispetto ad un bel “Magari”, detto anche al momento giusto?

Per migliorare la tua voce, trovare tecniche di rilassamento o semplicemente imparare la respirazione diaframmatica, approfondisci le tue competenze personali tramite il corso di dizione di Dizione.it: il sito dedicato alla Dizione italiana.

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giuseppe ippoliti
giuseppe ippoliti

Voce pubblicitaria di numerose campagne radiotelevisive nazionali: Zuegg, Barilla, Crik Crok, Trony, Fiat e doppiatore in: The War – Il pianeta delle scimmie – Gabriel Chavarria (film); Dirk Gently – Dustin Milligan (serie tv); Paradise Police – Kevin (cartone animato).

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